Cosa ci fa male e cosa no?
Tossicità dei tessuti
Tessuti in cucina
Sostanze chimiche associate alla Tossicità dei tessuti
- Ritardanti di fiamma bromurati e clorurati
- Coloranti azoici
- Antiparassitari
- Fissativi
- Composti organici stannici
- Composti perfluoroclorurati
- Clorobenzeni
- Solventi clorurati
- Clorofenoli
- Paraffine clorurate a catena corta
- Metalli pesanti
- Componente sintetica
- Carrier Alogenati
Queste sostanze quando vengono rilasciate nell’ambiente possono avere effetti davvero pericolosi sulla salute dell’uomo e di altri organismi, soprattutto se sono a diretto contatto con la pelle o se sottoposti a fonti di calore.
Ruolo delle sostanze direttamente coinvolte nella Tossicità dei tessuti
I ritardanti di fiamma bromurati e clorurarti sono utilizzati per eliminare il rischio di infiammabilità di una vasta gamma di prodotti tessili.
I coloranti azoici rilasciano 22 ammine aromatiche considerate cancerogene. Queste si legano poco alle fibre sintetiche. Quindi i tessuti sintetici colorati con questi coloranti tendono a scolorire e le ammine tendono ad essere assorbite dalla pelle.
Gli antiparassitari presenti sui tessuti derivano dalla necessità di bonificare i container che trasportano i capi da una parte all’altra del continente.
I fissativi come ad esempio la Formaldeide sono gas utilizzati per fissare pigmenti e colori.
I composti organici stannici sono biocidi. Inibiscono la crescita di qualsiasi agente batterico o parassita.
I composti perfluoroclorurati sono sostanze utilizzate per rendere i tessuti antiaderenti e idrorepellenti.
I clorobenzeni sono sia solventi che biocidi utilizzati nella produzione di coloranti.
I solventi clorurati sono utilizzati nell’industria tessile per sciogliere sostanze in fase di produzione e per la pulizia dei tessuti.
I clorofenoli sono biocidi utilizzati come antimicrobici e antimuffa. Sono in grado di inibire qualsiasi organismo nocivo.
Le paraffine clorurate a catena corta sono ritardanti di fiamma ed allo stesso tempo agenti di rifinitura.
I materiali sintetici, come il poliestere, possono provocare accumulo di batteri in quanto trattengono molta umidità.
I metalli pesanti vengono utilizzati nei coloranti coloranti. Sono il Cadmio, il Piombo, Mercurio, Cromo VI ed il Nichel. Quest’ultimo è una sostanza fortemente allergizzante.
I carrier alogenati sono sostanze organo clorurate che vengono utilizzate per tingere a bassa temperature il poliestere e tessuti misti.
Raggio di Sole dice
Carissima, come ti dicevo stamattina, questa rubrica la ritengo molto interessante. Già in questo articolo ho avuto modo di comprendere molte cose; di certo, in futuro, avrò modo di fare acquisti più consapevoli! 😉
Buona settimana, un bacio.
Valentina
Emanuela @ My Little Inspirations dice
Sicuramente un articolo interessante e certo si dovrebbe fare più attenzione alla tossicità di ciò che utilizziamo, ma in che modo posso sapere se un prodotto in tessuto che acquisto contiene o meno sostanze chimiche pericolose? Sulle etichette viene riportata la composizione del tessuto (percentuali di cotone, piuttosto che sintetici, ecc), ma non specifica se contiene queste sostanze…
Rosa dice
Per alcune sostanze basterebbe un accurato lavaggio, ma non per tutte… L’unico modo è cercare produttori certificati che espongono l’etichetta Confidence in textiles che segue lo Oeko-Tex Standard 100. Questa etichetta indica che il produttore è certificato come ecocompatibile sia nei processi che negli stabilimenti, oltre che testato per l’assenza di sostanze nocive. Ma lo spiegherò meglio più avanti, questo è un’argomento di un prossimo post!
Emanuela dice
Ahahahah…ti ho preceduto con la mia domanda, allora! Grazie intanto della risposta!
Fiorella dice
Un articolo molto interessante con un bel riassunto delle sostanze cui fare attenzione. Grazie e complimenti!